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FERRO DI CAVALLO MINORE

Rhinolophus hipposideros (Bechstein, 1800)

Rinolofo minore – Ferro di cavallo minore

 

Caratteristiche fisiche:

Rhinolophus hipposideros sono evidenti le piccole dimensioni di questo pipistrello (foto di A. Tomassini)

 

E’ il più piccolo pipistrello del genere Rhinolophus presente in Europa. La caratteristica di questo genere è di mettere gli ultrasuoni dal naso che quindi ha una forma particolare. La pelliccia va dal grigiastro nei più giovani al marrone giallastro negli adulti. Il riconoscimento è facile viste le piccole dimensioni.

Avambraccio : 36,1 – 39,6 mm

Peso: 4 – 7 gr (varia molto a seconda della stagione climatica)

Lunghezza corpo:  37-45 mm

 

Distribuzione

Attualmente diffuso dalla Gran Bretagna e Irlanda ai Paesi del Mediterraneo, Nord Africa e su tutte le isole maggiori fino al Vicino Oriente, Iran, Iraq, Penisola Arabica e parti dell’Africa Orientale.

Rhinolophus hipposideros adulto (foto A. Tomassini)

Nelle regioni settentrionali dell’areale, lì dove il clima è più rigido, è presente solo a basse quote. Nelle regioni più a sud è segnalata dal livello dl mare fino a 2000 m di altitudine.

 

Eco localizzazione

Richiami con segmenti a frequenza costante di 106-116 kHz, lunghi fino a 60 ms. I segnali sono deboli e quindi rilevabili, con la giusta strumentazione, entro i 5 m di distanza.

 

Rifugi

Sia nei rifugi estivi sia in quelli invernali, gli animali si appendono solitari in mezzo alle volte e sono completamente avviluppati nelle membrane alari. I rifugi invernali sono solitamente ipogei (in centro e sud Italia solitamente si ritrova molto spesso qualche individuo sparso in grotta). Le nursery (luoghi dove si riuniscono le femmine per dare alla luce i piccoli) si trovano spesso in soffitte, intercapedini o locali caldaia di edifici generalmente disabitati e vicini ai siti di caccia, quindi solitamente si trovano nei boschi o nelle loro immediate vicinanze. I rifugi occupano interamente complessi di edifici: gli individui così cambiano posatoio in relazione alle diverse temperature.

 I maschi sfruttano una gamma di rifugi più ampia che vanno da ampie in roccia nei mesi estivi, a grotte, gallerie nei mesi invernali.

 

Ambienti di caccia e prede

Alimentazione costituita da piccoli ditteri, imenotteri, crisopidi, e piccoli lepidotteri.

La caccia avviene in volo vicino alla vegetazione o entro 5 m dal suolo. Il rullio spesso udibile prodotto dal volo spaventa le prede confondendole e facilitandone la cattura.   

I siti di caccia si trovano entro un raggio di 2,5 km dal rifugio, raramente sono situati entro 4-6 km. In Europa occidentale i territori di caccia sono quasi prevalentemente zone boschive dove preda soprattutto presso le chiome di latifoglie.  In Europa sud-orientale i siti di caccia abbracciano un territorio più ampio includendo praterie di erbe alte, arbusteti, fossi d’acqua e piccoli centri abitati. In Nord Africa la caccia avviene in aree semidesertiche, oasi e campi coltivati.

 

Comportamento e riproduzione

Le nursery comprendono in media 1-200 femmine, in Italia è molto comune trovare piccole e sparse nursery di 10-30 individui che occupano più ruderi magari vicini, le colonie più grandi possono arrivare fino a 800 individui. Nelle nursery possono trovarsi anche maschi, in genere possono arrivare fino a 1/5 circa del totale. All’interno dei rifugi, gli individui tendono ad appendersi separatamente tra loro, mentre possono formare fitti cluster durante i periodi più freddi (ma più frequentemente in Italia si ritrovano appesi singoli) o prima di partorire.

Da metà agosto e nel mese di settembre, si raduna in swarming presso cavità, con prevalenza di maschi.

La maturità sessuale in entrambi i sessi si raggiunge nel secondo anno di vita. Un inseguimento tra partner precede l’accoppiamento che avviene soprattutto nei rifugi sotterranei in autunno, più di rado nei rifugi invernali fino alla primavera. Le nascite avvengono tra la metà di giugno e la metà di luglio: un solo piccolo.

 

Stato di conservazione

Lista Rossa IUCN 2013: LC ( rischio minimo ) con tendenza demografica in calo. Lista Rossa EU (quasi a rischio ). Lista Rossa IT EN ( in pericolo ). Le cause principali del declino sono da ricercare nell’impiego di pesticidi (lindano e DDT) e nella scomparsa di habitat e rifugi utili, in seguito all’ aumento dei terreni destinati all’agricoltura e all’aumento del disturbo antropico alle colonie. Negli ultimi anni sono scomparse diverse colonie: almeno 2 su 5 in Campania dal 1998, inclusa una colonia in un’area protetta; e l’unica colonia nota in Val d’Aosta. La velocità di scomparsa è maggiore rispetto a quella degli altri Rhinolophus. La lunghezza delle generazioni è stimata in 10 anni e si ritiene che si sia verificato un declino della popolazione legato alla perdita di habitat superiore al 50% in tre generazioni.

 

 

Migrazioni

Specie che compie piccole migrazioni di pochi chilometri, lo spostamento più lungo registrato è di 153 km

 

Curiosità

È la specie più piccola dei Rhinolophus e una delle più piccole specie europee. La singolare forma della foglia nasale aumenta la diffusione degli ultrasuoni che R. hipposideros emette per individuare prede ed evitare ostacoli.

 

Bibliografia rifersce che questa specie rifugge le zone illuminate (soprattutto per la caccia), ma ciò nonostante è stata trovata una colonia che occupa la cantina di un ristorante, e in alcuni periodi gli animali per uscire devono passare vicino alle teste degli ignari clienti che non si sono mai accorti di nulla la convivenza è possibile e ringraziamo profondamente i proprietari del ristorante per il rispetto che hanno avuto nel tutelare questi splendidi animali, vi invitiamo quindi ad andarci a cena e a complimentarvi con loro! (se volete conoscere il ristorante che si trova nel Lazio contattateci a tutelapipistrelli@gmail.com)

 

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