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Attentato incendiario all’Oasi LIPU di Castel di Guido (RM)

Un incendio doloso, verificatosi verosimilmente intorno alle quattro di notte, ha completamente distrutto il Centro visite dell’Oasi Lipu Castel di Guido, alle porte di Roma.

Gravissimi i danni materiali e morali: all’interno del Centro erano infatti conservati non solo i materiali d’uso ordinario per la gestione dell’Oasi ma anche documenti, lavori di ricerca, importante materiale fotografico e oggetti di grande valore simbolico come le tantissime opere realizzate dai ragazzi delle numerose scuole che costantemente frequentano l’Oasi Lipu.

Sfiorata, inoltre, una vera e propria tragedia, considerando che solo poche notti fa nel Centro avevano trascorso la notte alcuni ragazzi che frequentano e operano nell’Oasi. Le conseguenze sulle persone avrebbero potuto essere letali.

“Un atto che, per la sua brutalità e pericolosità  – dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu-BirdLife Italia – dovremmo definire non solo criminale ma assassino. Non ci è ancora possibile formulare ipotesi, anche nell’attesa che i Carabinieri e le altre forze dell’ordine svolgano e concludano le indagini. Ma esiste il ragionevole sospetto che il lavoro educativo e di vigilanza dell’Oasi e della Lipu in genere possa aver scatenato la violenza e la ritorsione di chi merita di stare non tra la gente civile ma in galera, dove infatti gli auguriamo possa finire presto.

“Tuttavia – conclude il Presidente Lipu – non ci faremo intimidire, né ora né mai. Ricostruiremo il Centro visite, cureremo l’Oasi meglio che mai, la renderemo ancora più bella e continueremo a batterci per la tutela concreta della natura e contro il bracconaggio, i crimini ambientali e l’inciviltà che continua a governare le menti e le azioni di qualcuno”.

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