I “pipistrelli” dei paracadutisti. Reparto sabotatori dell’esercito della Federazione Russa
[…] tante volte ci lanciavano dall’aereo, spesso di notte, per questo motivo i nostri paracaduti erano neri, tanto che gli altri paracadutisti ci chiamavano “i pipistrelli”.
Alla fine di un’operazione, un assalto o una qualsiasi azione militare, per far vedere agli altri che eravamo stati noi a risolvere quel casino, disegnavamo da qualche parte un pipistrello. Era una specie di firma solo nostra, un segno di riconoscimento e di valore […]
Nicolai Lilin “Caduta libera, pg 64-65”, 2010 Einaudi Editore
http://www.proznak.ru/cpesnaz.htm
A cura di Lorenzo Corradini