Le balene hanno molto in comune con i pipistrelli. Ad esempio il modo di cacciare, nonostante siano animali appartenenti a specie completamente opposte. Entrambi usano l’eco-localizzatore per muoversi e di conseguenza anche per individuare il punto esatto delle proprie prede. Ma insieme anche i delfini, capodogli e orche, hanno un sistema di localizzazione molto simile. Sono tutti in grado di scandagliare l’ambiente circostante.
Le ricerche sono state condotte da un team di ricercatori danesi, che hanno presentato il risultato dei loro studi al congresso internazionale di acustica a Hong Kong. Le apparecchiature utilizzate durante le sperimentazioni sono molto sensibili e in grado di rilevare gli ultrasuoni che avvertono tutti questi animali. Fin ora, infatti, non era ancora stato dimostrato, come dice Peter Madsen Teglberg, il ricercatore danese dell’Università di Aarhus.
“Finora non era noto come facesse una balena a coordinare i suoi movimenti e i suoi comportamenti su base acustica in natura per intercettare le sue prede”, dice lo scienziato. Come viene spiegato nello studio, i pipistrelli e gli odontoceti si basano su una stessa gamma di frequenze ultrasoniche, che oscillano tra i 15 e i 200kHz, per cacciare. La differenza, però, consiste nel fatto che il suono è cinque volte più veloce in acqua che in aria, offrendo alle balene abbastanza tempo per poter decidere verso quale preda dirigersi. Lo studio è fondamentale per capire l’impatto che le modifiche all’ecosistema possono avere sul comportamento naturale delle balene.
Tratto da: http://www.globalist.it
Bell’articolo, ma concordo con chi dice… si spera sempre che alla fine vada tutto per il meglio!