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Negli Stati Uniti la bat-caverna salva pipistrelli

I pipistrelli sono in pericolo. Gli animali che hanno ispirato il mitico personaggio di Batman sono stati decimati negli ultimi anni, a tal punto da far correre ai ripari gli animalisti del nord America. Dal 2006, circa 7 milioni di esemplari sono stati uccisi dalla malattia nota come “sindrome del naso bianco”. L’epidemia ha colpito in 19 stati americani e quattro province canadesi spazzando via, in alcune grotte del nord-est, fino al 90% della popolazione. Una speranza arriva dal Tennessee, dove è stata costruita una “batcaverna” per proteggere questi volatili durante la stagione di letargo.

La malattia attacca i pipistrelli durante proprio nel periodo del riposo, depositando lanugine bianca sui loro musi, causando un risveglio primaturo, indebolimento e la perdita delle riserve di grasso. I ricercatori dicono che sia causata da un fungo del terreno, introdotto in Nord America dagli escursionisti europei. La sindrome infatti non è nuova in Europa, soprattutto dopo l’epidemia francese del 2008. Il drastico calo dei pipistrelli ha vaste implicazioni nell’ecosistema, ma anche nell’economia del Paese. Gli animali mangiano ogni giorno una quantità di zanzare e altri insetti pari al loro peso. Secondo alcune stime, grazie a questa abitudine alimentare, l’agricoltura americana risparmia 3,7 miliardi di dollari l’anno.

L’iniziativa La Nature Conservancy, un’organizzazione ambientalista senza fini di lucro, in collaborazione con l’agenzia di stato della fauna selvatica, ha deciso di costruire un bunker per ospitare i pipistrelli e tenerli lontani dal fungo che potrebbe essere alla radice della pandemia. La grotta artificiale offrirebbe anche la possibilità di studiare come i pipistrelli – e la malattia – reagiscono a temperature diverse.

La bat caverna Realizzata in moduli prefabbricati in calcestruzzo, è lunga circa 24 metri. Il bunker è stato progettato per essere in grado di rifornire di continuo il pozzetto in calcestruzzo con l’aria fredda di cui i pipistrelli in letargo hanno bisogno. L’aria viziata viene rilasciata attraverso un albero che funge anche da ingresso per i volatili. Il soffitto è segnato con creste e spigoli, per dare maggior appiglio agli artigli dei volatili. Lo spazio potrebbe facilmente ospitare 200.000 pipistrelli. “Ma io sarei felice anche con 10.000 o 15.000”, ha dichiarato Holliday, l’esperto della Nature Conservancy del Tennessee, a capo del team impegnato nella costruzione della grotta.

Nessuna tecnologia alla Bruce Wayne. The Nature Conservancy ha voluto mantenere bassi i costi. La grotta è costata solo 300 mila dollari. Niente sistemi di raffreddamento, troppo costosi e potenzialmente rischiosi in caso di interruzione elettrica. Ma non mancano le telecamere. Tre occhi elettronici sorveglieranno con i raggi infrarossi per consentire ai ricercatori di monitorare i movimenti dei pipistrelli. Se il progetto dovesse funzionare, potrebbe fornire un piano di salvataggio in tutto il Nord America. Ma non ci sono garanzie che i pipistrelli abbiano voglia di utilizzare questo spazio artificiale.

La sfida più grande. Sarà quella mantenere la giusta temperatura e umidità soprattutto quest’anno. Per colpa di un ritardo di costruzione i blocchi di cemento del bunker sono ancora caldi. La temperatura attuale è di 17 gradi, troppo calda per i pipistrelli in letargo, che preferiscono temperature dai 2 ai 9. Holliday aveva intenzione di portare in due unità di condizionamento di questa settimana per cercare di raffreddare la grotta prima della stagione brulicante. Il tentativo di trovare una cura per la sindrome del muso bianco, è una corsa contro il tempo. “Molti di noi a questo punto possono solo incrociare le dita”, ha detto Holliday.

Tratto da: http://www.repubblica.it
http://www.nature.org
Fonte foto: lawyerrsgunsmoneyblog

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