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Paleontologia: scoperto fossile del più antico pipistrello

E’ stato scoperto, nel Wyoming negli Stati Uniti, l’anello mancante fra il moderno pipistrello e gli antenati incapaci di volare. La nuova specie, chiamata Onychonycteris finneyi, appartiene all’ordine dei Chiroptera ed e’ descritta su Nature da un gruppo di ricerca coordinato da Nancy Simmons del museo Americano di Storia Naturale. ‘Appena abbiamo visto il fossile, abbiamo subito notato la sua unicita” ha osservato Simmons. ‘Si tratta chiaramente di un pipistrello – ha aggiunto – ma diverso da tutti quelli gia’ noti’.
Il fossile, che risale a circa 52 milioni di anni e che rappresenta il piu’ antico pipistrello mai conosciuto, fa luce anche su un annoso dibattito dimostrando definitivamente che l’ecolocazione, l’emissione di ultrasuoni, dei quali i pipistrelli poi captano i segnali riflessi per navigare e cacciare le prede, e’ stata sviluppata dopo l’abilita’ di volare.
Nel cranio dell’esemplare, infatti, mancano le strutture ossee che si trovano all’interno e dentro le orecchie dei moderni pipistrelli capaci di emettere ultrasuoni. Ma le sorprese non finiscono qui, l’attento esame dello scheletro dell’Onychonycteris ha rivelato, per esempio, che l’esemplare possedeva artigli su tutte le cinque dita, contrariamente ai moderni pipistrelli che hanno artigli sono su due dita. Questa caratteristica insieme con le proporzioni degli arti (zampette posteriori piu’ lunghe di quelle anteriori) dimostra, inoltre, che questi piccoli mammiferi erano anche in grado di arrampicarsi sugli alberi e appendersi ai rami.
Le corte e larghe ali, invece, suggeriscono che l’esemplare non fosse in grado di volare per lunghi tratti e velocemente come i moderni pipistrelli. Mentre una larga coda, simile a quella che i moderni pipistrelli usano per catturare le prede, era usata come profilo alare per aiutarsi nel volo. I denti del fossile, infine, secondo lo studio, indicano che la dieta dell’antico pipistrello fosse composta soprattutto da insetti, come i moderni discendenti.

Tratto da: http://www.nationalgeographic.it

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